Compositore ceco. Compì gli studi musicali di teoria della composizione e
di organo fra Brno, Praga, Lipsia e Vienna. Fondò a Brno una scuola
d'organo che diresse fino al 1919, quando passò al Conservatorio di
Praga. Attivo nella speculazione teorica, studioso di psicologia e armonia (a
lui si deve un trattato di armonia continuamente integrato fino al 1912),
J. si dedicò assiduamente a ricerche sulla musica e sul canto
popolare che rifluirono sia in saggi divulgativi sia nel suo personale
linguaggio musicale, non tanto nelle tematiche, sempre originali, quanto nella
concezione stessa della melodia e del ritmo. La sua opera, non immediatamente
apprezzata soprattutto a Praga, pur di matrice classico-romantica si orientava
infatti più verso Mussorgskij, mentre lo sviluppo della musica ceca (da
Smetana a Dvorak fino a Suk e Novàk) era nettamente influenzato dalla
tradizione occidentale. Fu solamente nel 1916 con il grande successo riportato
dall'opera in tre atti
Jenufa al Teatro Nazionale di Praga, che
iniziarono per
J. i riconoscimenti. Più tardi il musicista compose
le sue opere più caratteristiche e celebri: le
Danze di Lachi
(1889-90), il balletto
Rákoš Rákoszky (1890), l'opera
Inizio di un romanzo (1891), il
Padre nostro (1901) (Hukvaldy,
Moravia 1854 - Ostrava 1928).